Da una settimana, e meglio dalle ore 7.45 di martedì 6 febbraio quando risulta essersi trovato all’interno della stazione Ffs di Cadenazzo, non si hanno notizie di Damion Alan Puluse, cittadino statunitense ed italiano da Marblehead nel Massachusetts, personaggio eclettico, 52 anni da compiersi a fine maggio ed età apparente congrua con quella anagrafica, personaggio non ignoto sulla scena artistica in quanto musicista uscito dal “Berklee college” e dalle esperienze sul palco in varie nazioni (il suo mantra: “Ogni tanto suono la chitarra”; il blues come prima passione; è stato anche chitarrista e voce del progetto “The australian Bee Gees show” con Mario Basner, David Inamine e Pete Sprague) ma prima di tutto, come egli stesso ha ribadito in più circostanze, viaggiatore “in proprio” per finalità esperienziali, dalla Bosnia al Vietnam, da Tolosa alla ValleMaggia, oltre che con varie tappe e residenze negli States (Boston nel Massachusetts ed Austin nel Texas in particolare).
Secondo l’avviso di ricerca diramato nel pomeriggio dal portavoce della Polcantonale, questi i connotati della persona scomparsa: carnagione bianca, corporatura robusta, altezza 175 centimetri, peso 80 chilogrammi, viso ovale-rotondo, occhi di colore azzurro, labbra relativamente fini, capelli di colore grigio-bianco. Damion Alan Puluse si esprime in lingua inglese e “con difficoltà” in italiano. Abbigliamento: pantaloni tipo jeans lunghi e di colore blu, scarpe da ginnastica di color marrone, giacca (tipo “pile”) di color verde e grigio, berretto di colore nero. Tra gli effetti personali: zaino di colore marrone chiaro, un piccolo sacco a tracolla di colore grigio, una custodia per chitarra di colore marroncino ed una custodia per mandolino di colore marroncino. Valgono i consueti riferimenti in caso di rintracciamento o di contatto.